mercoledì 24 agosto 2016

Amatrice (dormitio virginis).

Uga: "Babbo, a me piace visitare i musei".

Io: "Va bene, allora ti ci porto".

Lancinato dal senso di colpa per aver trascurato er Palla (ma anche lei), chiedo a Marta uno spiraglio nell'agenda. Il 25 giugno siamo ai Musei Capitolini e all'entrata della Pinacoteca ci accoglie questo:


Colla-del-Amatrice-morte&as.jpg
Di Ricardo André Frantz (User:Tetraktys) - taken by Ricardo André Frantz, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2920226


Aiuto a situare: "Tu hai mai visto gente camminare sulle nuvole?"

Uga: "No."

Io: "Quindi non è completamente realistico, giusto? È simbolistico. Allora bisogna capire cosa vuole dirci. Devi ridurre il disegno all'essenziale. Sono due fasce. La struttura compositiva è a prova di piddino..."

Uga: "Cos'è un piddino?"

Io: "Niente, è una parolaccia, poi ti do un euro... Dicevo: la struttura è a prova di idiota: te la sottolinea con il fregio del muro, che separa nettamente le due fasce. Sotto c'è la Terra, e sopra il cielo. Sono due mondi separati. Sotto si soffre, si muore, ci si dispera - chi resta... Sopra si è sereni, leggeri, si ascolta la musica. Diciamo che questo quadro è una promessa. Vuoi vedere una cosa completamente diversa?"

Uga: "Sì?"

Ci spostiamo.




Io: "Ecco, anche qui ci sono cielo e Terra, ma non sono così separati: vedi, c'è una specie di scala, una spirale, in effetti ci sono due diagonali che li collegano. E il punto di partenza e quello di arrivo sono marcati con lo stesso colore: il blu. Questa struttura in diagonale ti fa capire che siamo più tardi, siamo nel '600".

E per voi che siete beati, e che quindi capite le cose difficili, ma non quelle semplici, aggiungo un altro disegnino:


Anche questo bel dipinto, come quello di Cola dell'Amatrice, è diviso in due fasce. C'è una fascia rossa, in basso, la nostra terra, dove si soffre, e dove il colore rosso indica un rischio sismico elevato (la fonte è questa e ci trovate tutte le spiegazioni). Poi c'è la fascia celeste, cioè, appunto, il Cielo, dove si vive sereni: il rischio sismico è quasi assente (tranne che dove costruiscono centrali nucleari).

E, naturalmente anche qui, come nel quadro di Cola dell'Amatrice, si presuppone che sia il Cielo a dettare legge alla Terra.

Solo che nel quadro di Cola dell'Amatrice in Cielo c'è Dio, che sa tutto (l'asintoto della conoscenza, ricordate?).

Nella carta qui sopra, invece, il Cielo è occupato da quattro burocrati belgi, ai quali non pare vero, provenendo da un passato di spietati colonizzatori, di poter essere oggi servi ossequiosi, colonizzati dalla potenza egemone, la Germania, i quali sanno solo quello che devono sapere: ovvero, che i nostri paesi vanno spremuti per tappare i buchi delle banche dei paesi egemoni. Quindi noi dobbiamo chiudere gli ospedali "piccoli", anziché renderli antisismici, perché si sa, gli ospedali piccoli sono poco efficienti, dobbiamo lasciare i territori in dissesto, perché, Dio ne guardi!, tappare buche è la metafora della spesa pubblica improduttiva (sarebbero le pillole di Keynes secondo chi ha preso il master a "ci defeco"...).

Insomma: nell'ultimo quadro, che non è simbolico, ma realistico, vediamo rappresentata plasticamente la realtà dell'asimmetria europea. Quattro avidi cialtroni in conflitto di interessi, i quali, abitando in pianure a basso rischio sismico, dettano legge e fanno la morale a 60 milioni di persone che vivono in un paese montagnoso ad alto rischio sismico, dicendogli quanto possono spendere e per cosa, senza capire che dove il rischio è alto, così dovrebbero essere le spese per prevenirlo, e che dove per andare dal punto A al punto B si deve attraversare una montagna forse è opportuno che certe strutture come gli ospedali siano più dense sul territorio (problema del quale abbiamo già parlato).

Fanno la morale, certo!

Perché sono sicuro che verrà fuori il cretino che ci dirà che le case sono crollate perché non le abbiamo adeguate alle regole europee, come "ci chiede l'Europa". Peccato che poi per adeguarle dobbiamo chiedere all'Europa i nostri soldi, e l'Europa questi soldi non ce li dà.

Non ce li dà perché non è l'Europa: è solo il sogno autoritario, distopico e interessato di un liberista, amico di un altro liberista, quello che fu fascista con Mussolini e presidente con la Repubblica.

L'Europa è un'altra cosa, ed è quasi tutta in Italia, come questo post implicitamente dimostra.

Difendiamola.

110 commenti:

  1. "Perché sono sicuro che verrà fuori il cretino che ci dirà che le case sono crollate perché non le abbiamo adeguate alle regole europee"

    Che poi, adeguare alle regole europee case e palazzi che hanno dai 3 ai 10 secolo e costruire in mattoni se non direttamente in roccia non é che sia poi così possibile.

    Certo, colpa nostra che non ci siamo fatti radere al suolo le città storiche a guerra già ampiamente persa per ricostruire tutto in orrido stile brutalista.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo è vero, anche se a micuggino che ha ristrutturato un casolare a Maratea l'hanno fatto fare. L'ospedale di Amatrice però non era del 1200. Ah, già, dimenticavo: inagibile per coruzzzione...

      Elimina
    2. Non è che l'avrà adeguato alle norme sul risparmio energetico ed isolamento termico? Per l'antisismica, per quel che ne so, bisogna maneggiare le fondamenta (se sono in roccia o mattoni, impossibile) o praticamente "foderare" la struttura (a costi folli), tant'è che pure INEUROPAAA non si sono spinti a renderlo un obbligo per le strutture costruite prima di non mi ricordo che data.

      Sull'ospedale, sarei curioso di sapere se è venuto giù tutto o se solo la parte vecchia(ad occhio, dell'800) o quella nuova (sempre ad occhio, anni '50 o '60)

      Elimina
    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    4. Ha foderato, a costi folli. Però ci doveva fare un agriturismo e quindi non aveva scelta.

      Elimina
    5. @julius caesar uribe qual'è il suo problema?

      Elimina
    6. Stavolta, però, "in fallo" vi ho colto io. Una volta tanto che si parla di ingegneria, lasciate parlare gli ingegneri e non gli economisti (tié!).

      Le tecniche di ristrutturazione sono molteplici e non tutte così invasive. Certo sono spesso molto costose, ma non sempre. Dipende da quello che si vuol salvare. Ovvero se ne vale la pena. In un edificio terra-cielo, sfondando tutto l'interno (ovvero se non ci sono volte. Ma quando ci sono non serve sfondare) e rifacendo il tutto con finiture medio, dalle nostre parti si spendono 800-1.000 euro/mq.

      Nell'Italia pre-euro sarebbero stati in molti a poterselo permettere (quanti casali di campagna semi-abbandonati venivano regolarmente ristrutturati?). Adesso non può permetterselo quasi più nessuno.

      Ma qui lascio il dovuto spazio agli economisti. Rosso Piceno

      Elimina
    7. Sottoscrivo quanto detto da Rosso Piceno. Da architetto, ho seguito diverse ristrutturazioni e restauri, anche di edifici vincolati dalla Soprintendenza.
      Aggiungo che nell'Appennino reggiano, dove vivo, c'è un 'piccolo ospedale' (immagino, simile a quello di Amatrice); per ora si discute di chiudere il punto nascite; posso immaginare come proseguirà la discussione. Siamo in zona sismica, e l'ospedale, nel tempo, è stato adeguato alla normativa sismica. Se chiude, l'ospedale più vicino è in città, a circa un'ora di auto. Aggiungo che dai paesi del crinale più lontani, occorre circa un'ora per raggiungere il 'piccolo ospedale'.
      Per i primi giorni di settembre (insegno alle superiori) avevamo già programmato un'esercitazione di protezione civile per la popolazione scolastica (un migliaio di studenti) in caso di sisma. Durante i sopralluoghi preliminari, un tecnico dei VV.FF. ha fatto qualche osservazione a proposito di adeguamenti delle strutture. Abbiamo preso atto che la Provincia (che dovrebbe provvedere, ma non esiste più) non ha risorse adeguate neppure per la manutenzione ordinaria.
      Come Rosso Piceno, dunque, qui lascio il dovuto spazio agli economisti.

      Elimina
    8. Anche micuggino non ha scelta, è giallo.
      Deve ristrutturare il solaio, i soldi li avrebbe, se non fosse che per rispettare l'antisismica deve spendere il triplo.
      In pratica potrebbe assicurarsi fino ad un 5° Richter però la normativa lo costringe a tenere una spada di Damocle che non reggerebbe ad un 1° finché non avrà la liquidità per adeguarsi ad un 9°.
      Il cretino di cui sopra c'ha detto che grazie ai finanziamenti può recuperare fino al 50% in detrazioni fiscali in dieci anni.
      Sticazzi! Questa sì che è meritocrazia! Infatti il rimborso lo becchi per intero solo se hai uno stipendio decente ed un gruzzoletto da parte, poi si va per (de)gradi.

      Elimina
    9. Attendiamo a breve editoriale che spieghi come la colpa sia degli untermenschen che "hanno vissuto al disotto delle proprie possibilità" non avendo speso tutto ciò che avevano (e anche quello che non avevano) per adeguare le case alla sismicità della zona (oppure per trasferirsi in Germagna, notoriamente zona non sismica).

      Elimina
    10. Non sono ingegnere ma che costruzioni anche vecchie si potessero rendere antisismiche non mi era ignoto. Grazie a unknown e Bertani per averlo meglio precisato: sono cose che si leggono sempre volentieri.

      Per gli ospedali stesso discorso in una provincia autonoma finora d'eccellenza come il Trentino. Non solo: stanno spingendo in tutti i modi per accorpare i Comuni, realizzando le unioni dei comuni previste da qualche anno nella normativa degli EELL - con la solita solfa della globalizzazione per cui bisogna essere "grandi" per contrastare la crisi. Risultato: i comuni che l'han fatto han ricevuto finanziamenti, però nelle ormai "frazioni" stanno scomparendo o già lo sono tutte le presenze pubbliche o servizi: gli uffici comunali ovviamente, ma persino gli sportelli multifunzione ormai aperti poche ore e pochi giorni alla settimana, la posta (la quale inoltre non distribuisce più francobolli: se vuoi spedire qualcosa devi andare nell'ufficio del paese dove c'è lo sportello in orario di apertura e fartelo pesare), i BANCOMAT, i piccoli supermercati... la manutenzione nel frattempo è lasciata andare, per esempio quella delle strade e in montagna si sa cosa vuol dire.

      Facile prevedere uno spopolamento dei borghi più piccoli, cioè quanto una politica intelligente e lungimirante di gestione del territorio aveva finora saputo evitare, con un sostanziale benessere diffuso e una rete di servizi anche culturali molto capillare.

      Ma ci vuole più EUropa, l'EUropa è una presenza da difendere, come mi predicava pochi gironi fa una piddina (credo 5s) nata in Trentino ma residente a Torino, con figlio disoccupato o quasi, la quale naturalmente "s'informa e sa le cose", mentre fare obiezioni è "fanatismo".

      Ma ormai su queste questioni si gioca la nostra stessa speranza di vita. La stupidità ottusa, cieca e deliberata manifestata da persone del genere con la scusa del "rispetto delle opinioni", come se amare la cioccolata al latte fosse la stessa cosa di volere più EUropa, diviene sempre più intollerabile.

      Elimina
    11. Aggiunta: gli ospedali chiusi verranno rimpiazzati, si dice, dall'elisoccorso. Peccato che di elicotteri ce ne siano ad oggi due nella provincia, mi dicono. La scorsa settimana per portare un malato all'ospedale l'elicottero è arrivato da Bergamo. Facile prevedere che per rendere fruttuosi gli investimenti molte persone dovranno aspettare l'elicottero finché non sarà troppo tardi.

      Elimina
  2. Fognatori: le istituzioni europee si stanno precipitando a scavare ? Temo che verrà detto anche questo.

    RispondiElimina
  3. Bello. Mi piace l'amore disperato per questo paese, per quello che è, non per quello che dovrebbe essere (questo tipo di amore porta sempre al disprezzo), per i suoi pregi e limiti. Mi perdoni l'ardire dell'accostamento: mi ricorda l'amore incondizionato che Gaia, la protagonista del cartone animato Galline in fuga, provava per le sue compagne di sventura. Ed è lo stesso amore che il suo blog mi ha insegnato a provare per i miei connazionali di sventura. Grazie e buona fortuna.

    RispondiElimina
  4. E l'elenco delle specificità italiane è estremamente lungo

    RispondiElimina
  5. È superfluo, lo so, ma tanto di cappello per questo post

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi associo. E risuona ancora l'eco del post (profetico, come tanti altri, del resto) sulle chiusure degli ospedali nei piccoli centri montani.

      Elimina
  6. "Quindi noi dobbiamo chiudere gli ospedali "piccoli", anziché renderli antisismici, perché si sa, gli ospedali piccoli sono poco efficienti".

    E poi succede che:

    http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2016/07/26/news/ambulanza-occupata-rischia-di-morire-per-un-emorragia-1.13875810?refresh_ce

    http://www.zac7.it/index/zac7_2015/index_dx_css_new_2015.php?pag=16&art=20535&categ=CRONACA&IDX=20535

    E tutto ciò si chiama TAGLIO ALLA SANITA'. Altro che spendingreview e polispecialistici del cazzo che gli frega.

    RispondiElimina
  7. Quanta tristezza nel vedere le immagini dei comuni distrutti e i volti segnati dei nostri connazionali; tristezza mista a rabbia, tanta rabbia. Non c'è pace per il popolo italiano, da un lato trattato come un popolo di untermensch e dall'altro costretto a subire ogni sorta di disgrazia e tragedia (dai terremoti ai flussi migratori incessanti) senza avere minimamente i mezzi per farvi fronte. Dopo un po' di retorica (degli stessi che magari considerano "pericolosi" i piccoli ospedali), si continuerà a distruggere e a tagliare senza sosta, fino alla prossima tragedia/emergenza. Cornuti e mazziati.

    RispondiElimina
  8. ditelo a Gollum

    Nessuno mai osò scrivere questo,
    ma io so come le anime dei grandi
    talvolta dimorano in noi,
    e in esse fusi non siamo che
    il riflesso di queste anime.
    E. Pound

    RispondiElimina
  9. Non so se sul blog sia possibile utilizzare il post "fissato" come su twitter. Se fosse possibile, questo post lo lascerei per un bel po' in homepage. Argomentazioni definitive e, per chi proprio non capisce (vedi alla voce piùeuropeisti), ci sono anche le figure.

    RispondiElimina
  10. In un libro di fantascienza che ho letto in questi giorni nelle prime pagine spiegava perché i greci erano cosi incassati con gli stranieri , In particolare americani e tedeschi. La spiegazione tirava in ballo pure l'Fmi e la crisi economica che non avrebbero aiutato la Grecia.
    E si buttavano nelle mani dell'URSS tramite una guerra civile. Cosa c'entra con questo post. Nulla ma forse tutto.
    PS
    Il libro a chi interessasse è "Il Manufatto" Gregory Benford.

    RispondiElimina
  11. "e l'Europa questi soldi non ce li dà."

    http://europa.eu/rapid/press-release_IP-12-959_it.htm

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lei un po' ci é e un po' ci fa. La questione, palesemente, non è quello dell'aiuto che può venire o meno, a livello una tantum, dall'europa, non fosse altro che per contraccambiare l'aiuto ben più corposo che a nostra volta, tramite la Grecia, abbiamo dato alle banche del nord.

      Il problema è quello di ristabilire pari condizioni di competitività fra i vari paesi europei. E' questo che taglia le gambe alla nostra economia. E' questa la condizione necessaria, seppur non sufficiente, per poter "ripartire".

      Ristabiliamo queste condizioni, poi vedrà che gli italiani sapranno ben fare. Vedrà che gli edifici storici ce li ristruttureremmo da soli, senza la "carità" di nessuno.

      Mi dispiace che stanotte lei non fosse con me. Io ero nella mia casa estiva posta al quinto piano a San Benedetto. Sapesse come ho ballato. Rosso Piceno.

      Elimina
    2. No, Yanez, proprio no! L'articolo che citi è spin, propaganda, fuffa. Se i soldi di cui parla sono "la somma giù elevata mai stanziata dal Fondo di Solidarietà Europea", stiamo messi bene...

      Te lo scrivo in stampatello, che forse alla primaria la tua maestra ha seguito quei consigli scemi sull'insegnamento della letto-scrittura che sono di moda oggi: I SOLDI EROGATI PER IL TERREMOTO DEL 2012 NON ERANO SUFFICIENTI A RIPARARE TUTTI I DANNI ARRECATI DAL TERREMOTO.

      Non ricordo la percentuale media di copertura (qualcuno qualche anno fa la calcolò), ma a causa di un tetto chi ebbe parecchi danni ci rimise del suo (per d'esempio io, e tantissimi altri).

      Poi nel post il prof. Bagnai parla delle restrizioni agli investimenti pubblici conseguenza del patto di stabilità conseguenza dell'Unione Europea. Quindi la stai anche facendo fuori dal vaso (mi scuso con te Peter per la metafora azzardata; capirai che è per farmi capire dalla banda di cerebrolesi che seguono questo guru falso che censura le tue argomentazioni quando non sa cosa rispondere... O forse no?).

      Elimina
    3. Un effetto collaterale delle scosse è quello di far uscire i ratti dalle fogne.

      Magari dovremmo pure ringraziare per la mancetta, essendo da moltissimi anni contributori netti ed essendoci fatti rubare, tramite i Quisling de noantri, 60 miliardi di euri per salvare le banche tedesche e francesi, solo per citare le cose meno rilevanti.

      Tranquillo, la mancetta arriverà anche stavolta, ma niente deroghe al feticcio delle regole che valgono per noi untermenschen, se vuoi spendere per ricostruire o mettere in sicurezza, la risposta è "nein", dovrai prima tagliare le spese da qualche altra parte.

      Ma vaffanculo lo posso scrivere o rovina il post?

      Elimina
    4. @Peter Yanez Per un giorno almeno, oggi per la precisione, si sforzi di capire. O, se ci fa, non finga di non capire. Grazie.

      Elimina
    5. Cavolo, circa il 5% dei costi stimati, 670,192/13113,498 milioni.
      Ma poi, sono anche stati erogati e incassati?
      Perché una cosa è il principio, l'idea ed un'altra la realizzazione, vedi alle voc1 promesse di Renzi e Juncker.

      Peter ci fornisce anche le prove che questi soldi siano stati incassati, visto che è così informato?

      Elimina
    6. Capite perchè Peter mi fa tenerezza! I traumi subiti a causa delle cannonate lo hanno lasciato con gravi problemi psicofisici. Il suo post ne è la prova, difende l'indifendibile dandosi anche martellate sui coglioni. Ma non provate a spigarglielo, perchè è inutile, non può capire.

      Elimina
  12. L' UE non è liberista, tutt'altro. Regola il mercato, si pensi solo alle "quote"; favorendo i cartelli; e favorendo e le grandi aziende, contro la piccola media impresa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro, glielo dico con affetto: lei non sa di cosa parla e farebbe meglio a leggere un po' di più prima di commentare. Altrimenti c'è noisefromamerika, o magari un blog del dottor Giannino. Se vuole approfondire sul serio il tema delle radici ideologiche del progetto europeo, le suggerisco il blog di Quarantotto (un po' difficile, ma poi ci si abitua e si ringrazia), oppure, ovviamente, le letture consigliate, e in particolare questa. Buon proseguimento.

      Elimina
    2. Lei è un maleducato spocchioso, e non pubblica le risposte.

      Elimina
    3. ...e tu sei in poraccio anonimo che dovrebbe studiare. Naturalmente sei "liberista", quindi i tuoi riferimenti culturali sono Giannino e De Nicola. Non dovrei dirtelo, ma si vede...

      Elimina
  13. Complimenti, siamo fortunati ad avere un guru così come lei.
    Post spettacolare.

    RispondiElimina
  14. Bellissimo post.


    E diventa magistrale se si usano tutti i link (morale: se non sai la storia, SALLA! - così ti immunizzi dal naturalismo tecnocratico dell'"antropologia fatta dipendere dalla geografia politica").

    Ma c'è un di più in forza del quale, lo dico alla veneta, questo post lo metterò in soàza (lo appenderò incorniciato in tinello): una strepitosa mise en abyme.

    "Cielo e terra non sono così separati... [questo] ti fa capire che siamo più tardi, siamo nel '600".

    E nel Seicento si definisce (con dolore, come sapeva Madre Courage) l'ordine di Westfalia!

    Grazie Prof.!

    RispondiElimina
  15. Bel post. Mi dispiace solo che ci è voluto una disgrazia immane per parlare dell'immenso patrimonio culturale italiano. Siamo la luce del mondo: non dimentichiamolo. Mai.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo ci sono molti no vedenti.... E non mi riferisco ai ciechi.

      Elimina
  16. metafora spettacolare, macchiata solo dalla parolaccia dal sen fuggita...

    p.s.:
    approposito di maratea (pt) ed ospedali sul territorio: proprio a causa della soppressione dell'ospedale di maratea (trasformato in una sorta di guardia medica nonostante una bella struttura rimasta praticamente inutilizzata e senza pronto soccorso), il 18 u.s. ho dovuto interrompere le vacanze per un banale taglio di mia madre mal suturato (a praja a mare (CS)) con otto punti e successiva infezione con febbre alta e banali complicazioni connesse, per far ritorno in città (napoli) presso un presidio ospedaliero "decente" per le ancor più banali cure del caso...
    ma quando queste richieste ce le fa l'europa, ebbe', allora ubbidiamo contenti... tanto tra un po' l'europa ci chiederà anche di rinunciare a quel che resta di quell'odioso privilegio sin qui gentilmente concessoci che una volta si chiamava villeggiatura, mentre oggi, con termine molto più europeo, week end allungato...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando sento di piccoli ospedali di paese chiusi perché "inefficienti" o "fonte di sprechi" mi ribolle il sangue nelle vene, anche perché la storia mi tocca seppur indirettamente. Qualche anno fa (non ricordo bene quando, ma sicuramente molto prima di Monti & Co) mio zio (che abitava a Mistretta, un piccolo paesino in mezzo ai Nebrodi) sentì un dolore fortissimo e improvviso allo stomaco, e si recò immediatamente a piedi nell'ospedale del paese. Gli diagnosticarono un'ulcera e lo operarono in tutta fretta; l'operazione andò benissimo, mio zio fu seguito in modo eccellente da tutto il personale, e dopo un decorso post operatorio di qualche settimana tornò a casa meglio di prima, riprendendosi alla grande. Morale della favola: se non ci fosse stato quell'ospedale, mio zio sarebbe sicuramente morto, dato il tempo necessario per raggiungere in automobile l'ospedale più vicino (con le difficoltà del caso, visto che si parla di comuni montani). Adesso vengo a sapere che l'ospedale è in queste condizioni. Nessuna giustizia al mondo potrà mai compensare tutto questo.

      Elimina
  17. Qualcuno più informato di me parli anche del fatto che a legislazione vigente i sopravvissuti che han perso la casa a causa del sisma se la dovranno ricostruire a spese loro. A Modena all'epoca ci fu polemica (subito sedata) con il governo Monti (sostenuto dal partito-stato modenese) per via dei contributi erogati per il sisma del 2012 (insufficienti per riparare i danni, ho le prove nel mio c/c) e per la legge (sempre governo Monti, sempre sia maledetto) che prescriveva di farsi un'assicurazione PRIVATA per ricostruirsi in futuro la casa colpita da calamità naturali come alluvioni e terremoti. Nei prossimi mesi, purtroppo, questa cosa dovrebbe imporsi all'ordine del giorno, ma non fatico a immaginare schiere di cosiddetti giornalisti che si dimenticheranno della questione e parleranno d'altro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so se sono più informato di te. Francamente. Però quanto riporti non trova riscontro nelle mie informazioni (e non credo che il tuo c/c possa essere valida prova). È piuttosto vero il contrario; ma a parte l'evidente impossibilità, mancanza di volontà da parte mia e stupidità di una operazione siffatta, stupidità che molti hanno avuto e hanno a tutt'oggi, evidentemente non voglio paragonare i sismi dell'Emilia 2012 e quello che è ora a 7 anni di distanza diventato dell'Aquila 2009. In realtà però i fondi stanziati per quel sisma sono non solo sufficienti, ma oltre che sufficienti, in guisa tale che nel corso del tempo si sono via via aggiunte previsioni proprio per arrivare a consumare una quantità di denaro che altrimenti sarebbe sopravanzata. Fatti. A titolo di esempio, delocalizzazione e scorte non previste in origine. A titolo di esempio, le tasse ancora sospese. Per dire.

      Ma il punto non è chi ha avuto di più, forse è di chi fa più Pil (più Pil per tutti come ammoniva Totti...), bensì il punto è quello che indica Alberto nel post che ho per ora sommariamente letto e che rileggerò appena schiacciato il tasto pubblica.

      Il punto è che c'è lo chiede l'Europa cristo, di penare per ricostruire, e di chiudere gli ospedali, e di fare la buona scuola di stacippa, e di accorpare le università. In una parola di crepare. Muti e rassegnati.


      Questo è il punto. È la gente non solo non si ribella. Ma trova questi fatti giusti ovvi e condivisibili.

      Oggi al terzo ufficio postale al quale cerco penosamente di accedere un signore mi dice che è chiuso, in anticipo rispetto al solito. Dico che è il mio terzo tentativo in giornata e lui tomo tomo cacchio cacchio mi spiega con calma e dovizia di particolari che le poste non funzionano e che quindi lo stato dovrebbe dare il servizio ai privati.

      Cazzo. Gli ho spiegato che no, che secondo me lo stato DEVE far funzionare le poste e punto, e noi cittadini dobbiamo pretendere che le poste funzionino.
      Questo è il punto ma credo che la battaglia sia di difficile svolgimento e di improbabile esito favorevole ai nostri colori.

      Ho quasi finito, vi chiedo un po' di pazienza. Un conterraneo (per la precisione marsicano, provincia dell'Aquila) ebbe a scrivere tanti decenni fa che se l'uomo fosse dovuto morire, non sarebbe stato in seguito a un terremoto, ma piuttosto a un post terremoto. È il post terremoto che fa schifo e ti uccide. Con il terremoto perdi solo la vita che è diverso.

      Quando ieri è arrivata la botta in città mi sono svegliato immediatamente da circa due ore di sonno, quando si è fermata ho guardato l'ora, le 3:37, ho incristato e chi ha vissuto il terremoto aquilano sa perché, e ho immediatamente pensato a chi, CHI si fosse beccato questa botta. Ho tuittato infatti immediatamente dove? Dove? Angosciato per chi stava sotto.

      Credo sia chiaro ma hai visto mai. Pensiamo a chi perde la vita in un terremoto, non a chi si rifà o meno la casa in un post terremoto.
      Buonasera.

      Elimina
    2. "...le poste non funzionano e che quindi lo stato dovrebbe dare il servizio ai privati."

      Aggiungo una cosa non secondaria, ci hanno abituati a parlar male degli statali, a denigrare i servizi comunali e tutto ciò che è pubblico, portandoci alla convinzione che PRIVATO E' MEGLIO.

      Potrei raccontare storie altrettanto irritanti su aziende private, per esempio le vicende con alcuni dei gestori di telefonia che ho cambiato nell'arco degli anni. Disservizi legati alla mia banca, non vi annoierò.

      Il privato fa le cose per bene anche quando non è cosi, perchè chi propone questi stereotipi ha un solo intento, annichilire lo Stato, dimostrare il contrario è deleterio alla propaganda.

      Elimina
    3. Ritengo difficile che una assicurazione privata poi assicuri un immobile contro un terroto in un paese come l'Italia a forte rischio sismico.

      Elimina
    4. @aquilano, non ho micca capito dove vuoi parare coi tuoi ragionamenti. Scrivi che non vuoi paragonare il sisma dell'Emilia del 2012 col sisma del L'Aquila, ma poi i paragoni li fai eccome, e non vedo cosa c'entrino, visto che il punto era Monti e la sua "privatizzazione" dei post terremoto (anzi hai confermato che prima era diverso, eccome!). Oggi son morte persone... Ma ti rendi conto? Ti rendi conto che sei tu che hai messo nello stesso discorso due cose incommensurabili?!

      Oggi guardando le immagini in Tv sono rimasto schifato: le persone non sono morte per il terremoto, caxxo! Le hai viste le macerie? Hai visto le case cadute e invece quelle che cadute non sono? Un caso? Certo che no. Il legislatore ha responsabilità pesanti come le macerie. I morti si potevano, si dovevano evitare, non sono un accidente del destino, ma le conseguenze ovvie di scelte scellerate.

      Il problema è ben altro vero?! Non si può parlare di chi si è rifatto la casa, vero? @aquilano, col benaltrismo non si può interloquire in modo costruttivo, o almeno, io non ne sono capace, mi spiace.

      Scusami quindi se non ho avuto morti in famiglia nel 2012 e se faccio presente che il post terremoto (parlavo di quello, non dei morti ammazzati, scusami!) per i sopravvissuti sarà diverso. Grazie a Monti. Senatore a vita per aver ill... Non lo riesco a scrivere.

      P.s. Ho ancora le piastrelle in bagno spezzate dalla scossa del 29 maggio 2012. Tutti i soldi del contributo statale li ho utilizzati per reti, catene, e rinforzi. E ne ho dovuto aggiungere (perché li avevo). Il prezziario era senza senso, e molti come me, quasi tutti, hanno scelto di mettere a posto solo una parte dei danni lasciando anche inagibili interi edifici prima abitati. Grazie a Monti. E a L'Aquila non sanno come spenderli? Era meglio non saperlo.

      Ma ora pensiamo a quelli ancora là sotto...

      Elimina
    5. Perdonate, forse c'è un equivoco: la norma in questione, prevista nel testo originale del decreto legge, è stata soppressa dalla legge di conversione (legge 12 luglio 2012, n. 100).
      Si può discutere delle ragioni per le quali non se ne sia fatto nulla (può anche essere che le assicurazioni private non hanno un grande interesse ad assumere i rischi in un territorio come il nostro). Resta il fatto che non se ne è fatto nulla. Se non sbaglio.

      Elimina
    6. Carissimo tolomeo, ti ringrazio per il contributo della serie "anche tu giurista", e ti rinvio al post di un altro giurista che credo possa aiutarti (e aiutarci) ad approfondire l'argomento. Mi sembra assolutamente giusto discutere sulle foglie, e da queste discussioni tutti impariamo molto. Tuttavia, ogni materia ha i suoi decimali. Leggendo il post di Quarantotto credo giungerai anche tu alla conclusione che interrogarsi sulla sorte dell'art. 2 (rispetto alla quale non sbagli) è esattamente come estasiarsi per uno 0.1 di PIL. Il disegno complessivo è chiaro, ed è un disegno di svalutazione (anche) del nostro territorio (dopo quella delle nostre persone) con finalità essenzialmente predatorie. Convergono a questa finalità tutti gli sproloqui sulla casa "investimento improduttivo", sull'iniquità della trasmissione per via ereditaria, ecc. Roba che sembra molto "de sinistra", ma il cui unico scopo è appropriarsi del patrimonio della classe media italiana per tappare i buchi della classe capitalista germanica (e assimilata). Poi, naturalmente, se uno non vuol vedere il simpatico disegno neocoloniale può anche chiudere gli occhi. Non vuol dire che non ci sbatterà.

      Più articolatamente, vorrei far capire che qui il problema non è se l'Europa dà o non dà una mancetta, se eroga o non eroga fondi; il problema non è se una casa antisismica crolla o non crolla, e se gli italiani farebbero meglio se lasciati a se stessi; il problema è che così, con Fiscal compact e condizionalità comunitaria, non siamo liberi né di far bene, né di sbagliare. E questo sta diventando francamente troppo evidente per essere ammissibile, almeno da me.

      Elimina
    7. Ineccepibile. Come il post, del resto. Se il senso dell'intervento è apparso sfocato (l'art. 2 è un non-problema) mi scuso. E capisco perché c'è chi i blog li apre, con successo, e chi dovrebbe limitarsi a leggerli.
      Grazie, comunque, anche questa volta, come sempre, come in tanti altri casi di pugni nello stomaco ricevuti per quel che è successo e per come viene presentato (da Nizza a Rouen) per averci offerto la chiave di lettura capace di cogliere il punto essenziale.
      In questo caso, la libertà.

      Elimina
    8. Cari Longagnani,
      Magari mi sbaglio ma mi pare che tu mi accusi di quello di cui IO ti accuso. IO ho pensato subito ai poveretti che se l'erano beccato in pieno, e non sono io a parlare di ME. Sei TU a esordire chiedendo che qualcuno più informato di te racconti della ricostruzione.
      Onde tediare oltre gli altri la chiudo qui.
      Ti rimando però indietro il fatto che all'Aquila non si sappia come spendere i soldi della ricostruzione. Avete stancato con queste affermazioni LUOGOCOMUNISTE del cavolo. Mi pare che per voi siano volati immediatamente 12 miliardi (12mila milioni non pippi; credo noi siamo ancora sotto i 4, aspetto smentite da chi ha altri dati mentre miei concittadini sono stati malmenati dalla celere e hanno subito processo per essere andati a chiede a Roma stanziamenti sufficienti) spiacente non siano bastati per il tuo bagno. A me del mio interessa poco, penso a vivere onestamente e dignitosamente. Basta però con le pappagallate delle stupidaggini che dicono in tivù (mi dicono che Vespa abbia dichiarato di fronte al nostro sindaco che il centro della città è stato ricostruito, senza essere smentito. Ovviamente è falso. Immagino che per molti questo dipende dal fatto che noi siamo terroni brutti sporchi cattivi e delinquenti, mentre voi altri vi rimboccate le maniche. Ripeto: basta con queste cazzate da bar dello sport).
      Ps
      Forse mi sono mal spiegato, può darsi. Prova a leggertelo tu Silone, magari ti aiuta. E prova anche con Antonio de Curtis, la Morte è livella, i terremoti sono invece divisi in categorie, serie A, B e C. E prova infine a considerare che non è un noi vs voi, ma basta voi vs noi, giochetto al quale mi sembra che la tua psicologia non ti impedisce di giocare.

      Elimina
    9. @walter wal
      Tutto si assicura, é solo una questione di potersi permettere il premio e delle perdite massime conseguenti alla non volontà o non possibilità di pagarlo.

      Più che altro, l'eventuale mercato assicurativo italiano ramo terremoti diventa a selezione negativa, ovvero quelli che non abitano in zone sismiche non si assicurano, i premi per quelli a rischio salgono e meno ancora su assicurano e così via. Alla fine, o si assicurano solo quelli che hanno i soldi che gli avanzano o l'assicurazione diventa obbligatoria per tutti.

      Elimina
    10. @aquilano, ognuno è responsabile di quel che scrive e pensa. Per esempio sono d'accordo con te che Silone è una delle migliori letture, e non parlo certo solo di Fontamara (Il segreto di Luca mi ha turbato e commosso da ragazzo, e La scuola dei dittatori mi è sempre sembrato un capolavoro, utile anche per capire i tempi che stiamo vivendo; ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di riportarli alla memoria). D'altra parte non capisco come tu possa rimandarmi indietro queste tue parole:«In realtà però i fondi stanziati per quel sisma sono non solo sufficienti, ma oltre che sufficienti, in guisa tale che nel corso del tempo si sono via via aggiunte previsioni proprio per arrivare a consumare una quantità di denaro che altrimenti sarebbe sopravanzata. Fatti. A titolo di esempio, delocalizzazione e scorte non previste in origine. A titolo di esempio, le tasse ancora sospese. Per dire.»
      In ogni caso non era mia intenzione fare nessun confronto. Volevo che ricordassimo Monti nelle nostre preghiere (nella categoria maledizioni, però).

      Elimina
  18. Livoroso e rabbioso, ma acutissimo post...

    RispondiElimina
  19. Grazie, mi rincuora il suo pezzo perché è da stanotte che ho gli occhi velati pensando ai miei connazionali colpiti dal sisma. Oggi sono stato umanamente distratto dal dolore per questa cosa più grande di tutti noi, che vuole, come essere umano ho le mie debolezze, ma il suo pezzo mi ha riportato alla realtà, a quell' incazzatura perpetua che accompagna le mie (e non solo) giornate, e che ci deve spronare a fare conoscere la realtà dei fatti. Che il Padreterno la mantenga in salute.

    RispondiElimina
  20. Posso solo applaudire a un articolo che è un'opera d'arte

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per correttezza vi segnalo che al dott. Yanez non è piaciuto.

      Elimina
    2. Insieme al personaggio citato è riapparso anche quel tale con l' hobby di apparire dietro ai giornalisti Tv.
      Già detto sopra, la tragedia ha smosso la fogna.

      Elimina
    3. .....e sti caxxi!! Noi ce ne faremo 'na ragione.

      Elimina
  21. Ho appena ricevuto da un amico le foto della casa accanto alla sua, dove due bambini piccoli ed uno dei genitori sono morti nel crollo.
    La casa del mio amico ha retto (niente danni strutturali).
    Ma il mio amico i soldii per il cordolo antisismico ce li aveva......

    RispondiElimina
    Risposte
    1. @Luca Cellai
      È proprio questo che si nota guardando in Tv le immagini delle zone terremotate. E fa parecchio arrabbiare pensare che DEVE essere colpa di Qualcuno, ma invece la colpa se la prenderà Nessuno...
      L'emergenza paga (Qualcuno), la manutenzione e la messa in sicurezza servirebbe invece solo a Ciascuno...

      Elimina
  22. Quello che ha scritto oggi per me è il massimo. Un post che tocca il cuore delle persone.

    RispondiElimina
  23. Mi permetto di consigliare al dr Yanez anche "il pedante ". Nn sl chi sia ma è veramente notevole per capire. Bagnai-48-pedante. Trittico delle meraviglie per aprire la mente

    RispondiElimina
  24. Limpido come uno scorcio di cielo in estate sgombro da nuvole

    RispondiElimina
  25. Le considerazioni più appropriate e meglio espresse. Come sempre, grazie di cuore.

    La desertificazione dei nostri borghi e l'incommensurabile danno connesso, antropologico e culturale prima che economico, saranno un altro degli esiti inevitabili dell'incubo europeo, a prescindere dagli eventi naturali. D'altra parte, il modello culturale che ci impongono vuole grandi periferie urbane di schiavi-debitori-consumatori e non comunità. Quindi le politiche sono ancora una volta coerenti con i fini.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Produci (da schiavo) - Consuma (a debito) - Crepa (prima della pensione).

      Elimina
    2. In tutto ciò è confortante scoprire che c’è qualcuno che ti pensa e si preoccupa per te. Magari proprio chi ti immaginavi in tutt’altro affaccendato, e che invece era semplicemente attento a esercitare la sua premura nei tuoi confronti con la discrezione necessaria a evitarti ogni imbarazzo. Ma soprattutto, è bello avere qualcun altro che al momento giusto, vedendoti pericolosamente brancolare in balia di te stesso, te lo fa altettanto premurosamente notare. A me ad esempio, nonostante le massicce iniezioni di consapevolezza, riferimenti e strumenti critici fornitemi da questo blog, questa interessante anche se del tutto accademica esercitazione (risalente a oltre un mese fa) era (come del resto chissà quante) del tutto sfuggita. Anche se, adesso che ne sono a conoscenza, chissà perché non mi coglie proprio del tutto di sorpresa. Evidentemente sotto sotto, nonostante non sia un cane pronto a obbedire ai fischi ma solo un italiano che – notoriamente - passa tutto il proprio tempo a fischiettare, di essere segretamente al centro delle speciali attenzioni di qualcuno l’avevo - grazie a certe discutibili frequentazioni - intuito anch’io.

      Elimina
  26. Parole sante e piene di rabbia per una banda di cialtroni col culo attaccato alle loro belle scrivanie in uffici di lusso.
    Decidono del futuro dei popoli non capendo un cazzo né di Storia né di Geografia, tanto meno di economia reale !!!
    Ecco l'Europa che solo pochi vogliono e la sua moneta aberrante !!

    RispondiElimina
  27. Dl sviluppo 2011:
    L'art.4 c.16 b) sposta a 70 anni il limite di età dei beni immobili oltre il quale vige la presunzione di interesse culturale. Per questi edifici è richiesta una verifica per rispondere alla definizione di bene culturale. La verifica è effettuata, d'ufficio o su richiesta dei proprietari, da parte del Ministero per i Beni culturali.

    Pertanto:
    Bastano 3 case vicino alla chiesa del paese e nessuno puo' toccare nulla, salvo costi di procedure e progettazioni normalmente anti-economici.

    Anche il codice dei beni culturali ha la sua responsabilita' per questi disastri .

    RispondiElimina
  28. Quanta lucida, dignitosa, orgogliosa amarezza in questo post. Fa male leggere cose del genere e poi sentire parlare del cordoglio di Frau Merkel alla radio. Fa rabbia.

    RispondiElimina
  29. Arte e calamità naturali.
    Da una parte l'uomo e la sua capacità narrativa, dall'altra fenomeni distruttivi naturali ed umani.

    La fredda e distaccata dispatia che ha impedito di allocare risorse per preservare vite mettendole al riparo da calamità naturali, distingue le elite dal popolo.
    L'intermediario o l'esecutore che agisce ubbidendo agli ordini è complice e quando accadono questi eventi è anche carnefice, ma millanta capacità e competenze, finge compassione, continuando a fare propaganda, perchè anche la morte fa parte del progetto.

    RispondiElimina
  30. Grazie. Toccante e intenso, da applausi.

    Oggi mi sono commossa sia per la tragedia umana che per amore dell'Italia, bella fragile e complicata. Molti non capiscono quanto, e perché sotto tantissimi aspetti siamo poco assimilabili ad altri paesi.

    Dato che i disegnini aiutano, mi permetto di aggiungere qualche altra rappresentazione della fragilità del nostro territorio, oltre al rischio sismico, così che sia evidente come in Europa ci siano ben poche aree paragonabili.

    Mappa aree a rischio frana (landslide susceptibility)
    Mappa alluvioni (frequenza 1980-2000)
    E per non farci mancare niente
    a proposito di vulcani
    e di tsunami

    Ma non c'è solo il rischio e la fragilità: come giustamente dice Alberto, in Italia c'è quasi tutta l'Europa. Bella e complicata: la ricchezza di patrimonio artistico e architettonico (di cui il numero di siti Unesco può essere un indicatore approssimativo), la varietà di ambienti naturali ed ecosistemi (ad esempio ), il tipo di urbanizzazione diffusa.

    Per concludere, ho davvero apprezzato che nel TDE fra le “proposte per il dopo” ci sia la difesa e la valorizzazione del territorio. Tante piccole, e anche non piccolissime, opere che sono sempre più necessarie.
    E quando i cantori del castacriccacorruzione la fanno facile, perché in Italia non si riesce a fare nulla, e i tempi biblici, e il costo esagerato delle opere pubbliche (rigorosamente paragonato a paesi con caratteristiche ben diverse), fatevi una domanda e datevi una risposta.

    RispondiElimina
  31. Vorrei esprimere la mia vicinanza anche al popolo birmano, di cui ho apprezzato la gentilezza d'animo e l'amore per la nostra cultura, il quale ha subito anch'esso un terremoto che ha fortemente danneggiato il meraviglioso sito archeologico di Bagan.

    အိုထာဝရဘုရား၊ အကျွန်ုပ်၏ ခွန်အားဗလ တည်းဟူသော ကိုယ်တော်ကို အကျွန်ုပ်ချစ်ပါ၏။
    Diligam te, Domine, fortitudo mea

    RispondiElimina
  32. "...chiedo a Marta uno spiraglio nell'agenda."

    Quell'agenda tanto impegnata SOLO per riportare la riflessione politica ad un minimo di buon senso.

    Questo post dimostra ancora una volta il valore che crei da un piccolissimo sostegno. Senza parole.

    RispondiElimina
  33. E adesso arriva l'utunno con le alluvioni...

    RispondiElimina
  34. Dal fatto dicono che siamo corrrrrotti.
    . http://bit.ly/2bAaqRq

    RispondiElimina
  35. Dopo la chiusura di un ospedale in un piccolo centro, il medico condotto si autodiagnostico' un infarto e mori' poco dopo, l'elicottero non fece in tempo ad arrivare per portarlo a Milano. Ma ora, cordoglio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma i 45000 decessi in più del 2015 sono solo il destino cinico e baro.

      Elimina
    2. Quel fenomeno pare abbia radici più antiche. La chiusura di alcuni ospedali non può fare così tanti morti in così poco tempo.

      Elimina
    3. L' articolo citato è stato in parte smentito in alcune delle sue supposizioni dai dati diffusi in aprile 2016 dall' ISTAT sulla aspettativa di vita nel nostro paese che, dopo decenni di crescita costante, mostrano una sua diminuizione nel 2015.
      Detto in soldoni: non solo nel 2015, per motivi ancora tutti da indagare, ci sono stati più morti, ma si è morti anche in età più giovane.
      La combinazione di aumento della mortalità e diminuizione della aspettativa di vita rappresenta certamente un segnale di allarme da studiare con attenzione.

      Elimina
    4. Vedi anche (soprattutto) alla voce "Calton":

      https://www.ucl.ac.uk/news/news-articles/0808/08082801

      http://www.un.org/en/ecosoc/julyhls/pdf09/michael%20marmot.pdf

      Elimina
  36. I nostri piccoli Paesi stanno morendo da tempo, giro molto nel Lazio, pochi giovani, moltissimi anziani in dirittura d'arrivo e molte abitazioni in vendita, man mano che loro ci lasciano lasciano il peso di immobili e terreni che nessuno vuole più, anche gioielli di qualità. Il terremoto, che a Roma si è sentito benissimo, fa il resto, insieme all' incuria e alle alluvioni.
    Poco fa ho ricevuto un SMS di un amico di Amatrice, caro amico che cercava di tenere in piedi quel paese, con un giornale periodico, che mi ha tranquillizzato sulla sua vita.

    A me viene solo da piangere!

    RispondiElimina
  37. Lo so che non c'entra nulla, ma il 24 agosto ricorre la notte di S Bartolomeo, esattamente 444 anni fa.
    Così, per non dimenticare.

    RispondiElimina
  38. E pensare che ero un'Europeista. Oggi quando ho sentito della solidarietà dell'EU il primo pensiero è stato:"lasciateci stare ci bastano i nostri di cravattari, ce la caveremo noi."

    RispondiElimina
  39. .. e dando le spalle agli sguardi, fissando intensamente i fiori


    ad uno dei tre scoppia un ghigno, poi una nuvoletta fatta pensiero: "Tanto.. non può più parlare.."

    violini, titoli di coda

    Ricordando Spinelli

    Nooo woman no cry

    RispondiElimina
  40. Per fare altri esempi di tagli nefasti alla sanità e ai servizi ai cittadini, ci sarebbe anche il caso dell'Appennino pistoiese. Nel 2013 sembrava che l'ospedale di San Marcello Pistoiese dovesse essere interamente chiuso. Questo avrebbe significato doversi per forza di cose spostare a Pistoia, che dista 30 km dal paese (e son 30 km di strada di montagna, curve e tornanti, che non vi auguro di dover percorrere d'autunno inverno con nebbia, pioggia o neve), ed ignorare il fatto che dall'ospedale di S. Marcello dipendono anche tanti altri paesi dell'appennino che da Pistoia sono ancora più distanti (ecchissene).
    L'ospedale non è stato chiuso ma sono stati fatti dei tagli. E le conseguenze si vedono:
    http://www.reportpistoia.com/montagna/item/33526-san-marcello-senza-ortopedico-e-radiologo-l-odissea-di-un-giovane-sciatore.html
    http://www.gonews.it/2014/07/29/san-marcello-pistoiese-ospedale-pacini-il-presidente-del-crest-bobini-annus-horribilis-tagli-sbagliati-ed-eccessivi/

    Sempre parlando di Appennino, ma bolognese, nel 2014 è stato chiuso anche il punto nascite di Porretta Terme, indi per cui se sfiga vuole che tu abbia le doglie da quelle parti devi andartene a Bologna, e qui i chilometri di distanza son 66.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi sembra che in Sicilia sia successa la stessa cosa: hanno chiuso l'unico punto nascita delle Madonie e le donne devono fare 60 km di curve per partorire in pianura. Cattivone, queste italiane che fanno pochi bambini ...

      Elimina
  41. Recente articolo di Evans-Pritchard sui mal di pancia francesi nei confronti dell'Europa. Interessante.

    RispondiElimina
  42. "Quattro avidi cialtroni in conflitto di interessi, i quali, abitando in pianure a basso rischio sismico, dettano legge e fanno la morale a 60 milioni di persone che vivono in un paese montagnoso ad alto rischio sismico, dicendogli quanto possono spendere e per cosa, senza capire che dove il rischio è alto, così dovrebbero essere le spese per prevenirlo..."

    http://www.repubblica.it/cronaca/2016/08/24/foto/amatrice_la_scuola_crollata_ristrutturata_nel_2012_con_norme_antisismiche-146577601/1/#1

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pietrino, ti ringrazio per il debunking. Cosa hai dimostrato? Che il Fiscal Compact è una buona idea? Pensa: Monti dice di no! Che gli uomini sbagliano? Certo: lo stai facendo anche tu, e sai perché? Perché tu, e quelli come te, continuamente dimostrate di non aver mai letto su un dizionario il significato della parola libertà. Per questa parola sono morte persone, caro il mio saputello. Ma la cosa, ovviamente, non ti riguarda.

      Elimina
    2. Allora possiamo inserire nella lista un altro insuccesso delleuropaaa. I "quattro avidi cialtroni in conflitto di interessi" dovevo insegnarci/imporci il rispetto delle (loro) regole, come qualcuno auspicava. Orsù @Yanez, hanno miseramente fallito.

      Elimina
    3. Devono lasciarci usare i nostri soldi per mettere in sicurezza il nostro territorio! Così come si faceva 10 anni fa... o forse no

      Elimina
  43. Prof,
    ho dimostrato quello che volevo dimostrare, per me è sufficiente e vedo che lo è anche per Lei, altrimenti non avrebbe avuto bisogno di replicare nel modo con cui ha replicato ma sarebbe entrato nel merito.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pietrino: sono entrato nel merito. Ti suggerisco anche il post di Quarantotto.

      Elimina
    2. Scuotiti gente d'Appennino
      prima che lo faccia la tua terra
      irrequieta imprevedibile a te simile
      e proprio perciò bella
      non puoi dormire beata nella tua dimora
      devi sonnecchiare di felino sonno
      fino a che con astuzia
      non hai messo solai e mura nella gabbia
      non ti ha punito la spietata faglia
      avvertito solo che il castello
      il bastione il campanile il portico
      solo se come piramide tozza fatto
      resiste alla sua saltuaria furia
      altrimenti esige raffinato ingegno
      pianti i sepolti e gli avviliti
      riedifica la casa riapri la cucina
      quel sugo da amatori maschi e femmine
      deve inebriarci come prima.

      Marco Sclarandis

      Elimina
    3. Peter va capito, non è lui che parla, ma la sua psicosi, che andrebbe trattata al più presto (ottima la clozapina anche se ha effetti collaterali, ma si può dosare in modo preciso) prima che arrivi al punto di non ritorno; lo vedo sempre più disordinato e sconclusionato!

      Elimina
  44. Non conoscevo Yanez: seguo il blog da un annetto, deve essersi eclissato per un po'.

    O forse, su argomenti a minore (?) investimento emotivo, i suoi commenti passavano come acqua fresca.

    Ha l'aria del troll, ma se il Prof. lo lascia scorrazzare un motivo ci sarà.

    In questo thread noto da parte sua un 100/100 di fuori tema - che non lo noti lui potrebbe interessarmi zero, sennonché:

    - la cosa spiega forse perché fosse difficile notare lui;
    - i suoi commenti sono sgradevoli, dato il contesto.

    Boh. Provo un po' di disgusto, ma sarò senz'altro io che non ci arrivo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Serve a farci divertire (amaramente) un po' e a ricordarci che in Italia la maggioranza ragiona ancora per luoghi comuni, superficialità, falsità tutti alimentati da interessi esterni.
      Non caschiamoci.

      Elimina
  45. Da un paio d'anni ho aperto gli occhi grazie al Professore e altri economisti che hanno il coraggio di dire la verità. Ed ora sono affranto sentendomi impotente. Stavo meglio nell'ignoranza.

    RispondiElimina
  46. "L'interdiction du burkini sème la zizanie à gauche", prima pagina de Le Figaro di oggi 28/8/2016.

    Sbalorditivo.

    RispondiElimina
  47. Non ho parole, come sempre ha già detto tutto lei e nel migliore dei modi.

    Sono romana e ad Amatrice andavo spesso per la bellezza del paese, della natura circostante e per l'ottima cucina.
    Anche all'Aquila capitavo spesso quando andavo a sciare in Abbruzzo o solo per fare un giro nella splendida cittadina.
    Ora non ci sono più nè l'una nè l'altra.
    Fino a un pò di tempo fa avrei pensato ad un terribile scherzo del destino, una disgrazia inevitabile.
    Non avrei mai immaginato potesse essere la logica conseguenza di un progetto folle e autodistruttivo.
    Io non so più se ringraziarla di questo Prof.... e dire che non ho fatto altro da quando tre anni fa iniziai a seguirla. Ma oggi mi sento svuotata dentro e credo che la "colpa" sia anche un pò sua.
    Con infinita stima. Francesca.

    RispondiElimina
  48. Quelli del MIT Tech Review non se lo spiegano:
    https://www.technologyreview.com/s/602238/italys-deadly-earthquake-highlights-its-huge-problem-with-infrastructure/

    Si accorgono anche che il liberissimo scambio provoca troppa disoccupazione, ma indietro non si torna, al massimo si riqualifica il personale:
    https://www.technologyreview.com/s/602101/the-trade-offs-of-free-trade/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qualcosa di interessante nell'articolo del MIT c'è, PERO':
      1- premesso che il problema di dove reperire fondi in ambito EU non se lo pongono
      2- dato per scontato che una certa percentuale di errori o nefandezze umane ci sarà stata, come pressoché ovunque
      3- premesso che ad Amatrice e dintorni non ci sono mai stata, dalle foto mi sembra che ci fossero molti più edifici secolari che degli anni '50-'70
      4- quando sentite paragonare i nostri borghi medievali al Giappone, al Sudamerica o alla California, non vi viene voglia di tirare un pugno, mettere mano alla fondina, o come preferite?
      Se non vi succede potreste trovarvi bene al MIT... che poi, essendo loro Ammerigani, sono molto più scusabili degli Italiani che fanno discorsi simili.

      Elimina
    2. Per La Volage: ti capisco benissimo, ogni volta che sento questi paragoni idioti non so se piangere o ridere. Una vera chicca che sento spesso in questi giorni è:"In California e In Giappone un sisma di magnetudo 6 avrebbe creato solo paura, questo perchè loro sono seri e noi no", peccato che un sisma di bassa intensità con epicentro molto vicino alla superficie può fare più danni di un sisma di alta intensità ma molto distante dalla superficie. Infatti situazioni analoghe si sono verificate a Christchurch nel 2011 e a Kumamoto nel mese di aprile di quest'anno nonostante che da loro non ci sia la nostra coooorrrruzione:
      https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Christchurch_del_2011 https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Kumamoto_del_2016.
      Gli ingegneri neozelandesi e giapponesi sanno fare il loro lavoro molto bene e nonostante ciò hanno avuti grossi danni, perciò non c'è da stupirsi se da noi sono crollati sia i palazzi ottocenteschi sia quelli più recenti databili agli anni 50-60 dalle immagini online. Io ho datato gli edifici più recenti agli anni 50-60 perchè ,da quello che ho potuto osservare dalle fotografie, le armature utilizzate in queste strutture in calcestruzzo armato sembrano barre lisce fuori produzione da almeno quarant'anni. Infine non argomento il problema della reperibilità dei fondi che erano neccessari per la messa in sicurezza dei comuni colpiti dal terremoto poichè è già stato trattato a sufficenza in questo post.

      Elimina
    3. Grazie, condivido. Della profondità dell'ipocentro ne parlano raramente ma è molto rilevante. O forse pure i Kiwi sono corrotti e inefficienti, basta notare la somiglianza di forma fra NZ e Italia ;)

      Elimina
  49. Non so se altri ne hanno già parlato, i commenti sono tantissimi: ho appena sentito a dossier TG 2 che la prima casa antisismica è stata costruita a Ferrara nel 1500 e rotti e da allora in poi iniziarono ad esserci norme edilizie in tal senso.

    Con l'unità d'Italia tali norme vennero abrogate, il Piemonte e la Sardegna infatti erano regioni a basso rischio sismico e non sentivano la necessità di certe regole, che non ricomparvero fino a qualche decennio fa.

    Della serie i film già visti.

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.